L’Unione europea produce circa 21 miliardi di metri cubi di biometano e ambisce ad arrivare ad una quota di 35 miliardi entro il 2030 per diventare più indipendente dal punto di vista energetico e azzerare le emissioni entro il 2050. In questa partita, l’Italia giocherà un ruolo di primo piano. Nei prossimi sei anni deve infatti arrivare a quota sei miliardi e il Consorzio Italiano Biogas stima addirittura che abbia le potenzialità per arrivare a otto. In questo contesto, BTS DevCo e Eiffel hanno deciso di investire nella produzione di biometano in Italia ed Europa attraverso Green One. Questa piattaforma si avvale dell’expertise di BTS Biogas, leader tecnologico nel settore del biogas e biometano, e beneficia del supporto di Eiffel Investment Group tramite Eiffel Gaz Vert, il suo fondo specializzato nel biogas. Green One ha l’obiettivo di creare un portfolio significativo di impianti di cogenerazione da riqualificare in progetti di biometano in Italia, a partire dai quattro che inizieranno la produzione entro la fine del 2024. Due si trovano in Lombardia: più nel dettaglio, uno a Lodi e l’altro a Milzano, in provincia di Brescia. Un terzo è situato a Sant’Aagata Bolognese, in Emilia Romagna, mentre il quarto si trova a Gazzo Veronese, in Veneto. Facendo leva sulla sua solida pipeline, Green One mira a integrare 15 impianti e a investire 150 milioni di euro entro il 2026. I quattro impianti sopra citati produrranno circa 1200 metri cubi di biometano all’ora, pari a dieci milioni di metri cubi di biometano all’anno: una quantità sufficiente a coprire il consumo energetico di oltre settemila famiglie. I benefici non finiscono qui: col revamping si avrà una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell’80%, grazie ad un risparmio di circa 21mila tonnellate di CO2 equivalente all’anno in meno emesse nell’atmosfera, corrispondenti a 700mila alberi piantati. Il progetto è inoltre un perfetto esempio di economia circolare. Oltre a produrre energia pulita, le circa 115mila tonnellate di scarti di filiera genereranno 127mila tonnellate di fertilizzante all’anno, nella forma di digestato separato liquido e solido.