The new technology recently won the Industrial Energy Efficiency Award from Hannover Messe, as well as an iF Design Award, and was among three nominees for the prestigious Hermes Award. Continue reading
Il report promosso da MOTUS-E, ANFIA, ANIE Federazione, ANCMA e realizzato dal Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara fotografa il ruolo delle politiche industriali nella transizione alla mobilità elettrica.
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L’ azienda Aerocompact, esperta di sistemi di montaggio fotovoltaico, ha fornito le sue sottostrutture per il più grande tetto con pannelli sandwich da lei affrontato. L’azienda fotovoltaica berlinese securenergy GmbH ha installato il sistema di binari COMPACTMETAL TR del produttore austriaco su due padiglioni di nuova costruzione nel comune di Nuthe-Urstromtal del Brandeburgo. Su una superficie di quasi 10000 metri quadrati, i circa 4600 moduli producono complessivamente 1,861 megawatt.
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La piattaforma con un’interfaccia grafica 2D/3D semplice da utilizzare.
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La tecnologia permette il monitoraggio continuo dell’automazione d’impianto e di ottenere fino al 25% di risparmio energetico nella fase di aerazione e pompaggio, e fino al 10% di riduzione nell’uso di componenti chimici.
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Continua la partnership con Brødrene Aa per Seasight IV, la terza imbarcazione dotata delle soluzioni BESS di Nidec ASI per offrire una navigazione completamente green nel rispetto della natura. Continua a leggere
Siemens Energy e Siemens Mobility per decarbonizzare la mobilità. Un Memorandum d’intesa per un approccio olistico per l’idrogeno nel settore ferroviario.
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Un consorzio composto da sette organizzazioni è stato scelto da Clean Hydrogen Partnership per sviluppare una piattaforma di celle a combustibile di nuova generazione per garantire un futuro più green ai data center di tutto il mondo.
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Attraverso alcuni grafci è possibile osservare una crescita notevole di “obbligazioni versi”.
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La transizione energetica e l’automazione dei processi industriali stanno accelerando il cambiamento dei modelli
operativi delle organizzazioni, in un contesto di discontinuità dove protagonista è la centralità dei dati.
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La fusione nucleare, cioè quella reazione che consiste nel combinare tra loro nuclei atomici leggeri per formare nuclei più pesanti con rilascio di energia, è una metodologia abbastanza pulita e sicura per soddisfare il nostro fabbisogno energetico. Questa sorta di “Santo Graal” ha eluso gli scienziati per decenni. Schernita a lungo come una prospettiva alla quale sarebbero mancati sempre trent’anni per diventare operativa, questa potente fonte energetica sembra finalmente sul punto di divenire praticabile a livello commerciale. Attualmente sono più di 30 le aziende private dedicate alla fusione in tutto il mondo, in base ad un’indagine condotta nell’ottobre 2021 dall’associazione di settore, la Fusion Industry Association (FIA) con sede a Washington. Le 18 aziende che hanno resi noti i finanziamenti ricevuti affermano di aver attratto più di 2,4 miliardi di dollari in totale, quasi tutti in investimenti privati. Decisivi per queste iniziative sono i progressi dell’informatica e della scienza dei materiali, che rendono possibili anche tecnologie diverse rispetto ai progetti standard portati avanti tanto a lungo da enti nazionali e internazionali. Come ben sappiamo, oggi la ricerca in questo settore sta seguendo tre strade: il confinamento magnetico, il confinamento inerziale e la fusione fredda. In questo articolo si parlerà solo del confinamento magnetico e si farà solo un breve cenno a quello inerziale, mentre la fusione fredda sarà trattata in uno dei prossimi articoli.
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L’esperienza di un’azienda agricola multifunzionale che, nel suo percorso verso la sostenibilità, ha ridotto le emissioni di 2.057 tonnellate in 25 anni e dimezzato l’importo annuale della bolletta
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