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Power
Energia per il futuro

Energia per il futuro

La quota dell’idrogeno nel mix energetico europeo è destinata ad aumentare, da meno del 2% a più del 13% entro il 2050. Garantendo emissioni di carbonio decisamente ridotte, quando viene utilizzato come carburante, l’idrogeno gioca un ruolo fondamentale nel progetto europeo di sfruttamento di energia pulita. Una nota società che opera sul mercato globale, alla ricerca di un sistema in grado di avviare le turbine a gas, si è rivolta a WEG Italia in virtù dell’affidabilità dei suoi motori e delle potenzialità innovative del reparto progettazione.

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Gas to drive realistic energy transition

Gas to drive realistic energy transition

With such signifcant events as the G20 Environment, Climate and Energy Ministerial Meeting, the frst ever UN High-level Dialogue on Energy and the two-years-long awaited UNFCCC COP26 in Glasgow, United Kingdom next month, 2021 has been dubbed as a year that will ‘make it or break it’ on climate action.

 

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I moderni reattori nucleari moderati a grafite e raffreddati a gas

I moderni reattori nucleari moderati a grafite e raffreddati a gas

I reattori a gas ad alta temperatura (HTGR o Pebble bed) rappresentano un’evoluzione dei reattori AGR (Reattori avanzati raffreddati a gas) sia perché come fluido termovettore impiegano elio (evitando in tal modo gli inconvenienti incontrati con l’anidride carbonica alle alte temperature) sia perché utilizzano grafite per il rivestimento del combustibile, con il risultato di poter aumentare considerevolmente le temperature di esercizio e di poter diminuire la quantità di assorbitore nel nocciolo, migliorando anche l’economia del sistema. Gli Stati Uniti sembrano in procinto di attribuire grande importanza a queste unità che presentano l’interessane caratteristica di non consentire un incidente di perdita di refrigerante, come quello verificatosi a Three Mile Island, che a quaranta anni di distanza, resta l’incidente più rilevante tra tutti quelli occorsi alle centrali nucleari statunitensi.

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I moderni reattori veloci a metallo pesante

I moderni reattori veloci a metallo pesante

Negli ultimi decenni, il problema delle scorie radioattive prodotte dagli impianti nucleari a fissione è stata sempre più alla ribalta, anche per la necessità di accantonarle in sicurezza per lunghi periodi di tempo. Questo problema è anche conseguenza di una scelta strategica operata negli anni Cinquanta, quando le centrali raffreddate ad acqua furono privilegiate rispetto ai modelli raffreddati a metalli pesanti, sia per ragioni tecniche che politiche. Oggi molti paesi stanno di nuovo rivolgendo l’attenzione all’opzione nucleare, ed una tipologia moderna dei reattori a metalli pesanti (che per le loro caratteristiche sono in grado di usare come combustibile gli elementi transuranici prodotti come scorie da altri reattori) potrebbe essere una risposta ideale alle obiezioni politiche ed ambientali. Prima di fare questa scelta, tuttavia, si deve rispondere al seguente quesito: fino a che punto una centrale nucleare con un liquido di raffreddamento non convenzionale potrebbe bruciare scorie radioattive, risolvendo il problema dello smaltimento?

 

 

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I reattori italiani intrinsecamente sicuri (Parte 2)

I reattori italiani intrinsecamente sicuri (Parte 2)

Da qualche decennio alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”, presso il Dipartimento di energetica, sono in corso ricerche per valutare entro quali limiti lo sviluppo di alcuni reattori di piccola e media taglia, intrinsecamente sicuri e di tipo modulare, possa costituire l’alternativa nucleare per i paesi a media industrializzazione. Nella prima puntata del presente articolo si è visto come, avvalendosi di conoscenze interdisciplinari, alcuni studiosi, si siano dedicati allo sviluppo della concezione e del progetto di un reattore intrinsecamente sicuro. In questa seconda (ed ultima) puntata verrà approfondita la descrizione dei MARS e si vedrà in che modo sicurezza intrinseca, modularità ed adattabilità siano criteri ispiratori per la progettazione di questo nuovo tipo di impianti, ideati per soddisfare le esigenze ed i criteri di sicurezza del “dopo Chernobyl”.

 

 

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